L’amianto è stato per decenni un materiale molto utilizzato nell’edilizia grazie alle sue proprietà isolanti, fonoassorbenti e ignifughe. Tuttavia, oggi è riconosciuto come un pericolo per la salute pubblica, poiché le sue fibre, se inalate, possono causare gravi patologie respiratorie, tra cui asbestosi, mesotelioma e tumori polmonari. Mentre l’attenzione si è spesso concentrata sull’amianto presente negli edifici industriali o residenziali, meno si parla della presenza di amianto nelle aree commerciali, che rappresentano luoghi ad alta frequentazione e quindi a maggiore rischio potenziale per la popolazione.
Dove si trova l’amianto nelle aree commerciali
Molte strutture commerciali realizzate prima degli anni ’90 possono ancora contenere materiali contenenti amianto (MCA), in particolare:
- Coperture in cemento-amianto (eternit): molto diffuse nei capannoni e nelle tettoie di mercati coperti o centri commerciali.
- Rivestimenti e controsoffitti: spesso utilizzati per insonorizzare ambienti come teatri, cinema, sale conferenze o grandi punti vendita.
- Pavimentazioni viniliche o in linoleum: alcune versioni più vecchie contenevano amianto come additivo per aumentarne la resistenza.
- Canne fumarie, tubazioni e condotti d’aria: l’amianto veniva impiegato per l’isolamento termico.
- Guarnizioni di impianti o caldaie: nei locali tecnici di supermercati e centri commerciali.
Perché è pericoloso
L’amianto non rappresenta un pericolo se in buono stato di conservazione e non danneggiato. Tuttavia, il deterioramento dei materiali, le vibrazioni, i lavori di ristrutturazione o le sollecitazioni meccaniche possono causare il rilascio di fibre nell’aria.
Negli spazi commerciali, il rischio si amplifica a causa dell’elevato afflusso di persone, del personale dipendente che vi trascorre molte ore e dei fornitori che vi accedono regolarmente. Inoltre, la presenza di impianti di ventilazione o condizionamento può contribuire alla dispersione delle fibre in ambienti chiusi.
Obblighi normativi per le attività commerciali
In Italia, la legge che regola l’amianto è la Legge n. 257 del 1992, che ha sancito la cessazione dell’uso di amianto e l’obbligo di bonifica in caso di rischio. Inoltre, il D.Lgs. 81/2008 impone l’obbligo, per il datore di lavoro, di valutare tutti i rischi presenti negli ambienti di lavoro, incluso quello da amianto.
Nello specifico:
- I proprietari o gestori di attività commerciali devono verificare la presenza di MCA nei propri immobili.
- Se presente, è obbligatorio redigere un Piano di Controllo e Manutenzione.
- Se il materiale è deteriorato o friabile, deve essere prevista la rimozione o incapsulamento, affidandosi esclusivamente a ditte specializzate e iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
- Va tenuto un registro aggiornato sulla presenza e lo stato dei materiali contenenti amianto.
- Deve essere garantita l’informazione e la formazione del personale potenzialmente esposto.
Bonifica e gestione dell’amianto
Le modalità di intervento variano a seconda dello stato del materiale:
- Incapsulamento: consiste nel trattare l’amianto con prodotti che ne impediscono la dispersione di fibre. È una soluzione temporanea che richiede monitoraggi costanti.
- Confinamento: prevede l’isolamento del materiale con una barriera che impedisce il contatto con l’ambiente circostante.
- Rimozione: è la soluzione definitiva, ma anche la più complessa e costosa. Deve essere eseguita da personale qualificato, con adeguati dispositivi di protezione e misure di sicurezza.
Nel caso delle aree commerciali, la rimozione è spesso la soluzione preferibile, poiché consente di eliminare definitivamente il rischio e di valorizzare l’immobile, anche in vista di future vendite o ristrutturazioni.
Rischi legali e reputazionali per le aziende
Ignorare la presenza di amianto o non affrontarla con la dovuta attenzione può comportare gravi conseguenze legali. In caso di incidente, esposizione o malattia correlata all’amianto, il gestore dell’attività può essere perseguito penalmente per mancata tutela della salute pubblica o dei lavoratori.
Oltre ai rischi legali, ci sono impatti reputazionali significativi: la notizia della presenza di amianto in una struttura aperta al pubblico può diffondersi rapidamente e compromettere la fiducia dei clienti, con ricadute economiche anche rilevanti.
Incentivi e agevolazioni per la bonifica
Per incentivare la rimozione dell’amianto, esistono agevolazioni fiscali e contributi pubblici. In particolare:
- Le imprese possono accedere al Credito d’imposta per la bonifica dell’amianto sugli immobili produttivi.
- Alcuni bandi regionali prevedono finanziamenti a fondo perduto per la mappatura e la bonifica.
- La bonifica può essere inserita in progetti più ampi di riqualificazione energetica o ristrutturazione edilizia, beneficiando di ulteriori detrazioni fiscali.
Le aziende che operano in ambito commerciale dovrebbero valutare l’opportunità di questi strumenti anche in un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale.
La mappatura dell’amianto: primo passo fondamentale
Per affrontare correttamente il problema, il primo passo è l’ispezione tecnica da parte di un professionista abilitato, che possa eseguire:
- La mappatura dei materiali contenenti amianto.
- L’analisi dello stato di conservazione.
- La valutazione del rischio in relazione all’attività svolta nei locali.
- La redazione del Piano di Gestione del Rischio Amianto.
Un’indagine accurata consente di programmare interventi mirati, limitando tempi e costi.
L’amianto nelle aree commerciali rappresenta un tema spesso sottovalutato ma di grande rilevanza sanitaria e gestionale. La presenza di questo materiale non è necessariamente un’emergenza, ma va affrontata con consapevolezza, responsabilità e professionalità. Ogni esercente, amministratore o proprietario di immobili commerciali ha il dovere di garantire ambienti sicuri, sia per i lavoratori che per i clienti.
Investire nella bonifica non è solo un obbligo di legge: è un atto di tutela collettiva e un segnale di attenzione verso la qualità e la sicurezza degli spazi urbani e commerciali che tutti frequentiamo.



