L’inquinamento prodotto dalle acque reflue delle navi

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L’inquinamento del mare è ormai un fenomeno tristemente noto, dalla portata estremamente dannosa per la salute dell’ambiente e degli esseri umani.
Tuttavia, sono gli stessi uomini la causa principale dell’inquinamento marino: si stima, infatti, che il 90% dell’inquinamento del mare sia causato da azioni umane dannose, volontarie e sistemiche.

Inquinamento del mare

A bordo di una nave vengono prodotti numerosi rifiuti: rifiuti solidi urbani come plastica, carta, vetro, tessuti e rifiuti organici, ma anche residui oleosi e acque reflue.
Questi rifiuti andrebbero gestiti e smaltiti correttamente: la nave deve provvedere a conferirli agli impianti
portuali di raccolta ogni volta che si ferma in un porto.
Ma spesso ciò non avviene e questi rifiuti vengono scaricati direttamente in mare.
Recenti studi hanno rivelato la portata dello scarico di acque reflue e petrolio che ogni giorno viene gettata illegalmente in mare dalle navi mercantili.
Oltre a questi, un altro componente estremamente dannoso per l’ambiente, è l’acqua di sentina.

L’inquinamento causato dall’acqua di sentina

L’acqua di sentina è composta da quei liquidi che vengono raccolti nella parte più bassa delle navi, la sentina appunto, che accumula gli scarti dell’imbarcazione.
Si tratta, in particolare, di oli lubrificanti, carburanti e detergenti da lavaggio dello scafo.
Lo scarico della sentina andrebbe effettuato nei porti tramite apposite tubature che depurano i componenti inquinanti.
Purtroppo, molte navi scaricano illegalmente in mare, per ridurre i costi operativi e i tempi.
Le conseguenze per l’ambiente sono facilmente immaginabili.
Lo scarico illegale di sentina e di altri inquinanti solitamente avviene di notte o in mare agitato, oppure utilizzando pompe portatili che possono essere assemblate e chiuse in pochi minuti in caso di controlli.

Smaltimento delle acque reflue

Le acque reflue sono tutte quelle acque la cui qualità è stata pregiudicata dall’azione antropica dopo il loro utilizzo, e risultano quindi contaminate da diversi tipi di sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente.
Per questo motivo, le acque reflue non possono essere reimmesse direttamente nell’ambiente, in quanto comprometterebbero il normale equilibrio del mare.
Si ricorre, quindi, ad impianti di depurazione destinati al trattamento delle acque reflue: in questo modo vengono eliminate le sostanze tossiche dai rifiuti liquidi, trasformando tutto in fanghi.
Anche questi ultimi, a loro volta, subiscono altri particolari trattamenti per poi essere smaltiti in discariche speciali, oppure utilizzati in agricoltura o recati presso gli impianti adibiti al compostaggio.

Ecol Sea contribuisce a tenere il mare pulito

Noi di Ecol Sea ci impegniamo ogni giorno a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, operando con il nostro servizio di raccolta di rifiuti speciali prodotti dalle navi al porto di Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle.
In mare operano la nostra bettolina e il rimorchiatore, mentre in banchina sono impiegate autocisterne ad alta capienza, autospurghi, autocarri con gru, scarrabili e mezzi di sollevamento che rendono possibile ogni attività di raccolta e trasporto di rifiuti.

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