Amianto: come avviene la bonifica dei siti contaminati

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La bonifica dell’amianto

La bonifica dei siti contaminati da amianto va effettuata seguendo una serie di passaggi ben precisi. Si tratta di una procedura essenziale per risolvere situazioni alquanto pericolose, con il rischio di rendere determinate strutture totalmente inaccessibili sotto ogni punto di vista. Ecco come avviene un’operazione del genere e cosa fare per renderla sempre più efficace.

Contaminazione dall’amianto, una condizione sempre più diffusa

La contaminazione dei suoli dall’amianto è tristemente diffusa a livello nazionale. Sono davvero numerose le cause che possono condurre a un fenomeno simile, dall’abbandono di rifiuti appositi ai processi di disgregazione delle pietre verdi. Anche l’erosione delle superfici può risultare un problema difficile da affrontare, così come sbancamenti e dilavamenti dei terreni. Per fare in modo che determinate situazioni siano contrastate al meglio, è possibile richiedere un’analisi accurata.

Perché è così pericoloso per ogni superficie 

Prima di sapere come vengono bonificati i siti contaminati, è consigliabile avere alcune informazioni generali sull’amianto e sui pericoli che può provocare. Si tratta di un minerale naturale dalla forma fibrosa e dalla struttura cristallina, in grado di resistere a qualsiasi fonte di calore o agente chimico-biologico. Al tempo stesso, non subisce alcun tipo di contraccolpo inerente a usura, abrasione e corrosione, oltre a fornire un valido isolamento elettrico. Nel settore edilizio, questo materiale è stato utilizzato in misura notevole fino agli inizi degli anni ’90, per poi diventare illegale in Italia.

Le fibre di amianto sono un rischio davvero molto concreto per chi è costretto a inalarle. Infatti, una situazione simile è in grado di provocare malattie estremamente gravi, tra cui diversi tipi di tumori al polmone, alla gola, allo stomaco. Le patologie possono emergere anche fino a 40 anni dal contatto diretto. Per tali ragioni, una bonifica dei suoli contaminati dall’amianto non solo migliora la produttività aziendale, ma è in grado di salvare la vita a molta gente.

Come avviene la bonifica dei siti contaminati

La bonifica dei siti contaminati dall’amianto si apre generalmente con un sopralluogo da parte di un centro specializzato. Quest’ultimo deve usufruire di un personale qualificato ed esperto, che verifica con tutta la dovuta attenzione le situazioni nelle quali intervenire in maniera diretta e tempestiva. Si procede, quindi, a campionamenti e analisi strumentali, per poi scoprire dove la concentrazione dell’amianto è superiore rispetto a quella consentita.

Il campionamento va eseguito a random o a griglia, a seconda del tipo di contaminazione al quale una superficie è generalmente soggetta. Nei punti prestabiliti, si procede dunque alla rimozione dei materiali pericolosi, sempre nel pieno rispetto delle normative in materia di sicurezza. Naturalmente, per portare a termine un lavoro ben fatto, è necessario essere in possesso di attrezzature e macchinari adatti al contesto. L’amianto viene così estirpato anche nei punti più angusti, senza alcuna limitazione in materia di altezza e profondità.

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