I manufatti in amianto provocano seri danni per la salute
Cos’è l’amianto
Con il termine amianto si fa riferimento a dei diversi minerali che fanno parte della classe dei silicati. Nello specifico ne esistono sei e sono: antofilite, amosite, crocidolite, actionolite e tremolite.
In relazione alla loro composizione chimica, i silicati vengono nuovamente suddivisi in due grandi categorie: i silicati che presentano magnesio e calcio, chiamati anche anfiboli e il crisolito, un particolare tipo di amianto che rientra nel gruppo del serpentino.
Oltre alla parola amianto questo minerale viene spesso chiamato eternit. Tale terminologia è però errata perché fa riferimento al nome commerciale di un materiale formato da fibre di amianto insieme al cemento.
L’amianto è composto inoltre da fibre molto resistenti, flessibili e sottili.
L’amianto: super pericoloso ma versatile
La parola amianto deriva dal greco e fa riferimento alle importanti proprietà presenti nel materiale stesso. Nello specifico il termine sta a significare che non brucia e che è davvero incorruttibile.
Il fatto che l’amianto sia piuttosto resistente al calore e alla degradazione e presenti un basso costo, sono tutte caratteristiche che hanno favorito il suo successo a livello commerciale.
Per numerosi anni è infatti stato utilizzato in tantissime applicazioni sia civili che industriali.
Le fibre che possono essere ottenute dalla macinazione del minerale riescono poi a produrre tessuti molto resistenti al fuoco. L’amianto è stato per tale ragione impiegato nel settore dell’edilizia per molto tempo perché ne ha sfruttato le proprietà altamente isolanti, sia a livello acustico che termico.
Tuttavia oggi l’amianto risulta super pericoloso.
Sono le stesse fibre a causare mesoteliomi e tumori ai polmoni nel momento in cui vengono inalate. Questi elementi costitutivi penetrano in profondità durante la respirazione ed essendo resistenti alla degradazione non riescono ad essere eliminate.
Le fibre generano un particolare stato di infiammazione persistente che porta alla formazione di molecole che nel corso del tempo finiscono a danneggiare il DNA delle cellule e a generare dei veri e propri tumori.
Nel momento in cui le cellule vengono compromesse si sviluppa un cancro ai polmoni.
Naturalmente il processo per raggiungere questa malattia è piuttosto lungo e occorre esporsi all’amianto per circa quarant’anni per vedere comparsa la malattia.
Perché l’amianto è pericoloso
L’amianto si rivela particolarmente pericoloso per la salute dell’uomo nel momento in cui le fibre vengono liberate nell’aria. Un manufatto che contiene questo minerale è sia friabile che pericoloso. Se viene inserito infatti nelle tubazioni, rischia di essere ridotto in polvere con la semplice pressione delle dita. Al contrario si presenta meno pericoloso l’amianto compatto.
Un edificio o un qualsiasi strumento prodotto con l’amianto diventa particolarmente più pericoloso quando è danneggiato o non in buono stato. Non bisogna quindi dare avvio a delle opere di bonifica fai da te nel momento in cui vi sono dei manufatti con amianto, come pavimentazioni e tettoie. La bonifica dei manufatti contenenti amianto deve essere fatta necessariamente da una ditta specializzata, con personale formato e attrezzature idonee.
Per proteggersi non basta solamente indossare una mascherina in quanto le fibre possono essere trasportate in giro e rimanere impigliate sui vestiti e sui capelli. Se non ci si protegge adeguatamente si rischia di esporre al pericolo anche altre persone come i familiari.
Dunque, prima di procedere con qualsiasi tipo di attività in cui è presente l’amianto è fondamentale contattare delle ditte specializzate, come Ecol Sea S.r.l.
Attualmente non è più possibile impiegare questo minerale per le lavorazioni proprio per il fatto che le fibre finiscono per creare delle malattie molto serie all’uomo.