Amianto, in Sicilia 1850 casi di tumore dal 1998 ad oggi

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Continua a far discutere i numeri letali e le statistiche che raccontano quanto l’amianto in Italia abbia lasciato il segno nel mondo del lavoro.
In occasione di un convegno organizzato dal Comitato consultivo provinciale Inail di Palermo, è stata affrontata la delicata questione amianto e l’obiettivo posto per gli anni futuri, ovvero abbattere completamente la sua presenza nel mondo dell’industria.
A sostenere questa missione non impossibile sono intervenuti diverse figure professionali e addetti ai lavori i quali hanno snocciolato gli inquietanti numeri relativi ai casi di tumore legati all’esposizione incontrollata all’amianto.

Dati

In base alle statistiche acquisite dall’Osservatorio nazionale amianto (ONA), si sono contati in Sicilia all’incirca 1850 casi di mesoteliomi, cioè tumori legati all’esposizione diretta e indiretta all’amianto, nel periodo che intercorre tra il 1998 fino ai giorni nostri.
Un dato impressionante che obbliga le istituzioni a darsi da fare per trovare soluzioni tangibili a questo enorme problema ambientale e di salute.
Infatti, la mortalità è dell’oltre 90 per cento nei primi cinque anni dalla diagnosi medica accertata.
Nello snocciolare i dati, si possono identificare quasi 1720 decessi a cui si sommano 3500 per tumore al polmone e aggiuntivi 1000 per la contrazione di malattie correlate all’esposizione dell’amianto.

Come si è posta l’Italia dinnanzi alla questione amianto negli ultimi decenni?

Un dato significativo che riguarda il nostro Paese è che l’Italia è stata tra le prime nazioni in Europa e nel mondo a imporre l’assoluto divieto di estrarre, lavorare, utilizzare e mettere in commercio l’amianto in tutte le sue varianti.
Questa politica ferrea ha sicuramente posto le basi per una eliminazione completa dell’amianto in tutto il territorio ma nel corso del tempo è stato osservato che c’è ancora molto da fare.
Nello specifico, c’è ancora un totale che supera i 3 mila tipi di manufatti con tracce di amianto.
La percentuale di amianto in questi manufatti è compresa tra il 10 e il 98% dell’intero peso.

Che dire della Sicilia?

Ad oggi, sull’isola, i siti contenenti amianto ammontano a circa 20 mila o poco meno. In proporzione, rappresenta circa un quinto del numero totale di siti presenti nell’intero territorio italiano. Infatti, in base all’ultima mappatura dell’amianto in Italia fatta nel 2021, sono stati censiti poco meno di 110 mila siti. Dall’anno 2015 c’è un accordo governativo che prevede un finanziamento economico alle imprese che intendono bonificare i materiali contenenti amianto.
Al momento, dal 2015 al 2018 sono stati inoltrati oltre 250 progetti in Sicilia per la bonifica.
Considerato il numero elevato dei siti da bonificare, è urgente continuare a trovare modalità a tempi brevi per continuare a dar man forte alle imprese elargendo loro adeguate risorse economiche.
Fare questo determinerà una migliore gestione del rischio legato all’amianto e ai suoi non pochi danni sulla salute e l’ambiente.

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