La gestione dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo

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Per rifiuti ospedalieri a rischio infettivo si intendono gli oggetti e i liquidi contaminati dalle persone affette da malattie contagiose ed infezioni.

Infatti, è noto che il trattamento dei pazienti infetti comporti l’utilizzo di dispositivi medici come mascherine, garze, guanti e cateteri, elementi ricchi di carica batterica.
Questi elementi, insieme ai liquidi biologici – come sangue e secrezioni corporee – o feci e urine di pazienti con un’infezione in corso possono essere ad alto rischio infettivo per le altre persone che vi entrano in contatto.

Inoltre, i rifiuti ospedalieri a rischio infettivo sono molto inquinanti, perché prodotti con materiali difficili da smaltire.

Per questa ragione, avrete bisogno di un sistema di gestione dei rifiuti efficace, che sia in grado di rispettare l’ambiente e di proteggere la Vostra salute, senza incorrere in rischi.

Come identificare i rifiuti

Innanzitutto, per identificare i rifiuti e poterli smaltire in modo ottimale, potete utilizzare l’Elenco Europeo dei Rifiuti, chiamato anche ERR, che Vi specificherà com’è classificato ogni prodotto a rischio infettivo che avete intenzione di smaltire.

In particolare, per i rifiuti a rischio infettivo ospedaliero, bisogna fare riferimento all’elenco CER 1801, che è relativo ai rifiuti dei reparti di maternità e ai rifiuti legati alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle malattie negli esseri umani.

Un altro elenco a cui prestare attenzione è il CER 1802, in cui sono elencati i rifiuti legati alle attività di ricerca e di diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle malattie negli animali.

La gestione dei rifiuti

La gestione dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo è un processo che vede impegnate più persone: per prima cosa, noi di Ecol Sea – Servizi per l’Ambiente saremo in grado di fornire alle Vostre strutture gli halipack, dei bidoni creati appositamente con la funzione di smaltire in modo ottimale i rifiuti ospedalieri a rischio infettivo.
A seconda del rifiuto ospedaliero a rischio infettivo da smaltire, ci sarà una procedura da seguire:

  • per i rifiuti secchi, come le mascherine, le garze e gli altri oggetti non appuntiti, ci sarà bisogno di effettuare una sterilizzazione e di porre i materiali nei sacchetti di polietilene e sigillarli in contenitori rigidi;
  • per gli oggetti taglienti come gli aghi e le siringhe, è necessario gettare i rifiuti in un bidone in plastica rigida – dopo averli disinfettati – con una scritta sul contenitore che specifichi il pericolo biologico;
  • per i rifiuti ospedalieri liquidi, si inserirà un fluido disinfettante e si apporrà sull’halipack la dicitura che indica il rischio biologico.

All’interno delle strutture sanitarie, saranno gli Operatori Socio-Sanitari ad occuparsi di prelevare i rifiuti ospedalieri e a smaltirli presso gli halipack.

Ora tocca a noi: porteremo i rifiuti ospedalieri a rischio infettivo in un impianto autorizzato e preposto per la sterilizzazione, così che si neutralizzi l’infettività dei microbi.

Scegliendo Ecol Sea Srl, Vi garantirete un’attenzione meticolosa per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri, dall’inizio alla fine. Infatti, saremo con Voi dalla distribuzione degli halipack per le Vostre strutture ospedaliere, fino allo smaltimento totale e all’abbattimento dell’infettività all’interno del deposito di sterilizzazione.

La sicurezza nello smaltimento dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo – e non infettivo – è uno dei principali aspetti a cui prestiamo attenzione quando ci occupiamo di Voi.
Vi garantiamo un servizio efficiente ed attento all’eticità e alla sostenibilità, ponendoci al servizio Vostro e dell’Ambiente.

Siamo disponibili a tutte le ore e per tutto l’anno, pronti a fornire un’assistenza personalizzata per gestire correttamente lo smaltimento dei Vostri rifiuti ospedalieri a rischio infettivo.

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