Manufatti eternit danneggiati: perché sono pericolosi

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L’amianto è un materiale edile che in passato era largamente utilizzato per coperture, tubi e canne fumarie. Tuttavia, oggi è stato riconosciuto come altamente cancerogeno, e la sua rottura può causare gravi rischi per la salute.

Cosa succede se si rompe un manufatto in eternit?

La rottura dell’eternit comporta la dispersione di fibre di amianto nell’aria. Queste fibre sono microscopiche e invisibili ad occhio nudo, e possono essere facilmente inalate. L’inalazione di fibre di amianto può causare gravi malattie respiratorie, tra cui:

  • Asbestosi: una fibrosi polmonare che causa difficoltà respiratorie e tosse persistente.
  • Cancro al polmone: il tumore più frequentemente associato all’esposizione all’amianto.
  • Mesotelioma: un tumore raro che colpisce la pleura, il peritoneo o il pericardio.

I rischi dell’amianto sono particolarmente elevati per:

  • Persone che abitano o lavorano in edifici con eternit: il rischio aumenta se l’eternit è danneggiato o friabile.
  • Persone che hanno avuto un contatto diretto con l’amianto: ad esempio, durante lavori di ristrutturazione o bonifica.
  • Familiari di persone esposte all’amianto: le fibre di amianto possono essere trasportate a casa su abiti e capelli.

Cosa fare se si rompe un manufatto in eternit?

È fondamentale non intervenire autonomamente. Se si rompe l’eternit, è necessario:

  • Interrompere immediatamente qualsiasi attività: allontanarsi dalla zona e limitare l’accesso all’area contaminata.
  • Contattare un’azienda specializzata nella bonifica dell’amianto: solo personale qualificato e certificato può rimuovere l’eternit in modo sicuro e conforme alle normative vigenti.
  • Non toccare o respirare le fibre di amianto: indossare una maschera protettiva e abiti coprenti se si è costretti a entrare in contatto con l’eternit rotto.

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