Sicilia: contributo a fondo perduto per la rimozione dell’amianto

Tipi di amianto
Home Blog Sicilia: contributo a fondo perduto per la rimozione dell’amianto

Un importante passo avanti verso una Sicilia più salubre e sostenibile. L’Assessorato regionale dell’Energia, attraverso il Dipartimento Acqua e Rifiuti, ha pubblicato un avviso rivolto ai cittadini e ai condomìni siciliani per incentivare la rimozione e lo smaltimento dell’amianto ancora presente nelle abitazioni private.

Si tratta di un contributo a fondo perduto, finanziato attraverso il Programma di Azione e Coesione (Programma Operativo Complementare) 2014/2020, con una dotazione complessiva superiore a 1,4 milioni di euro. L’obiettivo è duplice: tutelare la salute pubblica e garantire uno smaltimento sicuro e conforme alla normativa ambientale vigente.

Un aiuto concreto per bonificare le case dei siciliani

L’amianto, materiale un tempo molto diffuso in edilizia, è oggi riconosciuto come una sostanza altamente nociva per la salute umana. L’esposizione prolungata alle sue fibre può causare gravi malattie respiratorie, tra cui asbestosi, tumori polmonari e mesotelioma pleurico. Nonostante sia vietato dal 1992, sono ancora moltissime le abitazioni private in Sicilia dove sono presenti tetti, canne fumarie, serbatoi o rivestimenti contenenti amianto.

Con questo avviso, la Regione Sicilia intende incentivare i cittadini a rimuovere in sicurezza queste componenti e ad affidarsi a operatori professionisti autorizzati per lo smaltimento corretto dei rifiuti pericolosi.

“Con questo incentivo economico – ha dichiarato l’assessore all’Energia Francesco Colianni – assicuriamo un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vogliono rendere sicura la propria casa ed eliminare definitivamente il rischio legato alla presenza di materiali e manufatti contenenti amianto. Allo stesso tempo garantiamo uno smaltimento dei rifiuti in linea con tutte le normative vigenti, quindi nel pieno rispetto dell’ambiente. Sono convinto che molti siciliani sapranno approfittare di questa straordinaria opportunità”.

Chi può accedere al contributo

Il bando è rivolto a:

  • Proprietari privati di singole unità immobiliari residenziali.
  • Condomìni, per interventi che riguardano le parti comuni o più unità dello stesso stabile.

L’immobile oggetto dell’intervento deve trovarsi nel territorio della Regione Siciliana, ed essere destinato ad uso abitativo (sono quindi escluse le strutture a uso industriale o commerciale).

Quanto si può ottenere

Il contributo copre l’80% delle spese effettivamente sostenute, entro i seguenti limiti:

  • Fino a 5.000 euro per singola unità immobiliare privata.
  • Fino a 2.500 euro per ciascuna unità immobiliare condominiale, con un tetto massimo complessivo di 30.000 euro per edificio.

È importante sottolineare che il contributo sarà erogato solo per lavori avviati dopo la presentazione della domanda e non potrà coprire interventi già conclusi prima di tale data.

Quali spese sono ammissibili

Il bando prevede il rimborso delle seguenti voci di spesa:

  • Elaborazione del Piano di lavoro da presentare all’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP).
  • Lavori di rimozione dei manufatti contenenti amianto (es. lastre, coperture, tubazioni).
  • Trasporto e conferimento dei rifiuti speciali pericolosi presso impianti autorizzati.
  • Allestimento del cantiere di lavoro secondo le normative di sicurezza.
  • Oneri amministrativi e spese tecniche strettamente correlate all’esecuzione dell’intervento.

Non sono ammesse a rimborso le spese relative alla sostituzione o nuova installazione di manufatti (es. nuovi tetti, serbatoi ecc.), né lavori non conformi alla normativa vigente.

Come presentare la domanda

La procedura di richiesta del contributo si svolge interamente online, attraverso la piattaforma dedicata:
www.bandoamianto.regione.sicilia.it

Le domande potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 27 maggio 2025 fino alle ore 12:00 del 5 settembre 2025. Tuttavia, la procedura è suddivisa in quattro fasi distinte:

  1. Registrazione e ottenimento del codice univoco (dal 27 maggio): sarà necessario inserire i dati preliminari del richiedente e dell’intervento per generare un codice identificativo da utilizzare in tutte le fasi successive.
  2. Completamento dell’istanza (dall’11 giugno): caricamento della documentazione richiesta, tra cui il preventivo dei lavori, il titolo di proprietà dell’immobile e l’elenco dei materiali da rimuovere.
  3. Validazione finale (click day dal 1° al 5 settembre): dalle ore 12:00 del 1° settembre fino alle ore 12:00 del 5 settembre sarà possibile finalizzare la domanda. L’ordine cronologico di arrivo sarà uno dei criteri per la valutazione.
  4. Approvazione e pubblicazione degli elenchi: successivamente alla chiusura della fase di validazione, verranno pubblicate le graduatorie delle domande ammesse a finanziamento.

E dopo l’approvazione?

Una volta ottenuto il via libera al contributo, i beneficiari dovranno:

  • Eseguire gli interventi entro i tempi previsti dal bando.
  • Presentare, entro 150 giorni, la rendicontazione finale con le fatture e la documentazione di smaltimento per ricevere l’erogazione del contributo.

È fortemente consigliato rivolgersi a ditte specializzate e iscritte all’Albo Gestori Ambientali, come Ecol Sea, per garantire la piena conformità dell’intervento.

Un’occasione da non perdere

Questo bando rappresenta un’opportunità concreta per le famiglie siciliane di migliorare la qualità dell’abitare, rimuovendo una minaccia silenziosa ma pericolosa come l’amianto. Oltre al beneficio immediato in termini di salute e sicurezza, l’intervento contribuisce anche a valorizzare il patrimonio immobiliare, rendendolo più sostenibile e moderno.

Un gesto importante non solo per la propria casa, ma per l’intera collettività.

Hai delle esigenze simili
o vuoi saperne di più su questo servizio?

Vuoi rimanere in contatto
con EcolSea?

Tag:
Condividi: