SOA: come si gestiscono?

SOA

Corretta gestione dei SOA, i sottoprodotti di origine animale.

Il 7 febbraio 2020 il documento relativo alle Linee Guida per la gestione dei SOA, è stato leggermente rivisto ma effettivamente è identico alle versioni precedenti.

Il documento del 7 febbraio applica il regolamento 1069/2009 in materia di SOA trattatati sia in ambito ambientale che sanitario e con linee guida che hanno valore sull’intero territorio nazionale, in cui saranno le singole regioni o provincie autonome a dover applicare tutto quello detto all’interno del regolamento. Ricordiamo sempre che si tratta di Linee Guida che possono essere utili a tutti gli operatori del settore per operare nel modo corretto ma, non devono entrare in contrasto la cosiddetta disciplina di rango primario a livello nazionale o europea. Nel documento del 7 febbraio si fa riferimento in maggiore misura riguardo alle modalità di trasporto e conservazione dei S.O.A. Ora però andiamo a fare chiarezza su tutto quello che riguarda la giusta gestione di questi prodotti.

Raccolta e trasporto SOA

I sottoprodotti di origine animale, comunemente detti SOA, sono rifiuti che non possono essere destinati al consumo nè essere smaltiti, come può avvenire ad esempio nel caso dei rifiuti organici di derivazione domestica. Con l’aggettivo sottoprodotto si intendono tutti quei prodotti di origine animale che devono essere scartati perché derivanti da sezionamenti chirurgici, dissossamento e da tutte quelle lavorazioni su materiale animale, o di origine derivante da essa, di ogni tipo. Per origine animale sono compresi anche prodotti come il latte e tutti i suoi derivanti, prodotti ittici e similari. Tra questi prodotti rientrano anche tutti quelli derivanti da attività commerciali come pescherie, macellerie, gastronomie dei supermercati e dai produttori di pasta a base di uovo.

Conservazione

Questi sottoprodotti fanno parte della categoria n.3, la quale predispone una determinata conservazione e un trasporto specifico. Tutti i SOA devono necessariamente essere riposti in appositi contenitori, ognuno dei quali deve essere correttamente identificabile in base al tipo del suo contenuto. L’identificazione del contenuto di ogni contenitori deve avvenire per mezzo dell’apposizione di una striscia sul contenitore stesso. La striscia deve essere a norma, e per questo dovrà avere un colore verde, un’altezza di minimo 15 cm e deve essere ben fissata sulla superficie del contenitore, controllando che non si possa staccare facilmente.

Il trasporto

Sempre il documento del 7 febbraio, relativo alle Linee Guida con le istruzioni per gli operatori del settore, i I Sottoprodotti di Origine Animale devono essere trasportati in maniera specifica. Infatti durante il loro intero trasporto devono essere accompagnati dal relativo documento commerciale relativo alla categoria n.3. Questo documento dovrà obbligatoriamente essere firmato in tre diverse copie, sia da chi lo spedisce sia dal trasportatore. Chi spedisce il prodotto dovrà conservare la terza copia del documento di trasporto per almeno 2 anni. Per quanto riguarda lo speditore invece dovrà conservare un registro contenente tutte le partite che sono state inviate allo smaltimento. Questo registro dovrà contenere diverse informazioni come:

  • data in cui si è effettuato il ritiro del SOA
  • a quale categoria appartiene il SOA
  • la specie animale derivante del SOA
  • il numero attraverso il quale identificare il soggetto
  • le quantità
  • tutti i dati relativi al trasportatore (nome, cognome e indirizzo)
  • tutti i dati relativi allo stabilimento addetto allo smaltimento del SOA

Il nostro team è altamente qualificato per la corretta gestione di tutti i tipi di sottoprodotti di origine animale. Ecol Sea è regolarmente registrata ai sensi del D.A. N. 2441/2013 sul sistema Sintesi per il trasporto di sottoprodotti di origine animale – categoria 1 e categoria 3 e per tale attività le è stato attribuito l’approval number ABP 4732.

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