L’installazione di un impianto fotovoltaico implica alcune valutazioni preliminari per ottenere la massima efficienza.
Nello specifico, sarà opportuno osservare alcune regole che riguardano la corretta esposizione alla luce solare, nonché relative all’installazione.
Tetto in fotovoltaico: aspetti generali
Come noto, il funzionamento degli impianti fotovoltaici installati sui tetti a falda o piani è assicurato dall’esposizione diretta ai raggi del sole.
La luce, infatti, manda energia alle celle composte da silicio e per questo si rivela fondamentale eseguire un’installazione a regola d’arte.
In linea generale i tetti a falda che sono esposti a sud offriranno massime prestazioni, mentre nei tetti piani l’orientamento si può gestire con maggiore flessibilità.
In ogni caso l’energia prodotta sarà sempre proporzionata alle dimensioni dei pannelli, pertanto è bene effettuare dei calcoli preventivi considerando le necessità di chi richiede l’installazione del fotovoltaico.
Bisogna poi segnalare che l’area in cui verranno adagiati i pannelli dovrà essere del tutto priva di ostacoli, quindi è opportuno eliminare ogni elemento che crea ombra e impedisce l’irraggiamento solare.
Sostituzione amianto in fotovoltaico
Cosa succede quando il tetto presenta coperture in amianto? Anche in questo caso sarà possibile procedere all’installazione del fotovoltaico, previa rimozione dell’eternit e dopo aver ultimato il rifacimento del tetto.
In passato l’amianto, considerata l’elevata resistenza, è stato largamente utilizzato nel settore edilizio, specialmente per le coperture di edifici e capannoni.
La polvere di questo materiale, tuttavia, provoca danni alla salute dell’uomo ed è stata classificata fra le sostanze cancerogene, visto che a seguito dell’inalazione può generare malattie respiratorie e nei casi più gravi il cancro.
Nonostante l’entrata in vigore della legge dei primi anni ’90, che vieta l’uso dell’amianto, esistono ancora in Italia tanti manufatti, come canne fumarie, tubature, cisterne e rotaie, nonché immobili con coperture in amianto.
Ecco, quindi, che la delicata attività di bonifica, tenuto conto dei rischi per la salute, prevede l’impiego di personale altamente qualificato che, dopo un attento sopralluogo, si occuperà dell’attività di rimozione, smaltimento e bonifica dei manufatti che contengono amianto.
Nel nuovo decreto Fer 1 è inoltre previsto un contributo per il fotovoltaico, rivolto a chi sostituisce i tetti e le coperture con quelle a norma, quindi con completa rimozione dell’amianto. In questo caso gli impianti fotovoltaici dovranno rispettare determinati requisiti tecnici, ad esempio avere una potenza compresa fra 20 e 1.000 kW.
La superficie dei moduli installati inoltre non potrà superare quella della copertura rimossa.
Bonifica amianto e fotovoltaico
Gli adempimenti tecnici e normativi per procedere alla completa bonifica del tetto in amianto devono essere affidati sempre a ditte specializzate che provvedono a tutta una serie di attività, fra cui la sostituzione dei vecchi manufatti con quelli a norma e il rilascio delle certificazioni che attestano l’avvenuto smaltimento del materiale cancerogeno.
Tutto ciò consentirà di ultimare i lavori nel rispetto delle leggi di settore, quindi di poter beneficiare degli incentivi statali.
L’impianto fotovoltaico oggi rappresenta una scelta sostenibile che consente di risparmiare nel breve e lungo periodo, nonché al fine di raggiungere la piena indipendenza energetica.
La rimozione del tetto in amianto si rende indispensabile per installare un impianto efficiente e dalle alte prestazioni, oltre che un’opportunità da cogliere al volo in quanto consentirà di accrescere il valore di mercato dell’immobile.