Amianto: 10 consigli utili per prevenire l’esposizione

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L’amianto è un materiale che per decenni è stato ampiamente utilizzato in edilizia e nell’industria per le sue proprietà isolanti, ignifughe e resistenti. Oggi sappiamo però che rappresenta una grave minaccia per la salute umana. Le sue fibre, se inalate, possono causare patologie gravi come asbestosi, tumori polmonari e mesotelioma pleurico, anche a distanza di molti anni dall’esposizione.

Benché in Italia l’uso dell’amianto sia vietato dal 1992, sono ancora molte le strutture pubbliche, private e industriali che ne contengono tracce. Proprio per questo, la prevenzione dell’esposizione è fondamentale per ridurre il rischio sanitario, sia per i lavoratori che per i cittadini comuni.

Ecco 10 consigli pratici per prevenire l’esposizione all’amianto e proteggere te stesso, la tua famiglia e l’ambiente.

1. Impara a riconoscere i materiali sospetti

Non sempre l’amianto è visibile a occhio nudo, ma ci sono manufatti che storicamente lo contenevano, come:

  • Lastre di copertura (eternit)
  • Serbatoi per l’acqua
  • Canne fumarie
  • Tubazioni e cassoni
  • Pannelli isolanti o fonoassorbenti
  • Pavimenti vinilici

Se vivi in un immobile costruito prima del 1992, potresti convivere inconsapevolmente con materiali contenenti amianto. In caso di dubbi, non toccare nulla e rivolgiti a un tecnico specializzato.

2. Non intervenire mai da solo

Una delle regole d’oro è: mai rimuovere o danneggiare materiali sospetti per conto proprio. Tagliare, rompere o forare materiali contenenti amianto può rilasciare migliaia di fibre invisibili nell’aria. Solo aziende iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, come Ecol Sea, possono eseguire in sicurezza bonifiche di questo tipo.

3. Effettua una mappatura dell’amianto

Se sei proprietario di un immobile datato o gestisci un’azienda, è buona prassi richiedere una valutazione tecnica per individuare eventuali materiali contenenti amianto e stabilire il loro stato di conservazione. Questo ti permette di decidere se è necessario procedere con la rimozione, con il confinamento o con il monitoraggio periodico.

4. Segnala la presenza di amianto alle autorità competenti

In molti comuni italiani è previsto l’obbligo di segnalare la presenza di amianto alle autorità sanitarie (come le ASP o l’ARPA regionale). Questa comunicazione, chiamata censimento dell’amianto, consente agli enti pubblici di mappare le aree a rischio e pianificare eventuali interventi.

5. Proteggi i lavoratori

Se gestisci un’azienda, hai l’obbligo di:

  • Effettuare una valutazione del rischio amianto
  • Formare e informare i lavoratori
  • Dotare il personale di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati
  • Evitare lavorazioni che possano rilasciare fibre

La legge prevede sanzioni severe per chi non rispetta queste norme, ma soprattutto è in gioco la salute di chi lavora per te.

6. Evita lavori di ristrutturazione fai-da-te in case vecchie

Quando si decide di ristrutturare una casa costruita prima degli anni ’90, è importante non improvvisare. Anche attività apparentemente banali come forare un muro, smantellare un controsoffitto o rimuovere vecchie tubature possono attivare fibre di amianto. Prima di iniziare qualsiasi intervento, fai eseguire un sopralluogo da un professionista.

7. In caso di danni accidentali, isola l’area

Se ti accorgi che un materiale sospetto si è rotto (es. un tubo lesionato, una copertura crepata), non rimuoverlo e non pulire l’area. Chiudi la stanza, evita di sollevare polvere e contatta immediatamente un’azienda specializzata. Le fibre di amianto possono rimanere sospese nell’aria per ore.

8. Non abbandonare rifiuti contenenti amianto

L’abbandono incontrollato di materiali in amianto, purtroppo ancora frequente in molte zone, rappresenta un pericolo ambientale e penale. L’amianto non può essere trattato come rifiuto comune: va smaltito in impianti autorizzati seguendo una procedura precisa, con tracciabilità, documentazione e imballaggio idoneo.

9. Approfitta degli incentivi pubblici

Molte regioni, tra cui la Sicilia, promuovono periodicamente bandi con contributi a fondo perduto per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto da abitazioni private o condomìni. Se hai in programma un intervento, verifica se ci sono agevolazioni attive. Oltre a risparmiare, contribuirai a rendere il tuo immobile più sicuro e salubre.

10. Sensibilizza chi ti sta intorno

Infine, un grande gesto di prevenzione è diffondere la consapevolezza. Parla con i tuoi familiari, con il tuo amministratore di condominio, con colleghi e amici. Spesso la pericolosità dell’amianto è sottovalutata, o peggio ancora, ignorata. Conoscere i rischi e sapere come comportarsi può fare la differenza tra la salute e il pericolo.

Prevenire l’esposizione all’amianto

Prevenire l’esposizione all’amianto è una responsabilità collettiva. Riguarda i cittadini, i proprietari di immobili, le imprese, le scuole, i condomìni e le amministrazioni pubbliche. Anche se non è più in uso da oltre trent’anni, la sua eredità tossica è ancora presente e va gestita con attenzione, competenza e senso civico.

Adottare comportamenti corretti, evitare interventi improvvisati e affidarsi solo a professionisti certificati sono le chiavi per vivere in sicurezza e contribuire alla tutela dell’ambiente e della salute di tutti.

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