L’amianto è un minerale fibroso che appartiene alla famiglia dei silicati. Non si ricava estraendolo semplicemente dalle rocce, come avviene per numerosi minerali. I silicati vengono trattati in determinate condizioni di bassa pressione e altissima temperatura per dar vita all’amianto vero e proprio.
Le tipologia di amianto
Esistono diverse tipologie di amianto. Quello più comune è l’amianto bianco. Rappresenta la tipologia di amianto più utilizzata in Italia e nel mondo negli scorsi decenni. Le prove scientifiche hanno dimostrato il suo effetto cancerogeno anche se il suo grado di tossicità è meno elevata rispetto alle altre tipologie. Un altro tipo è l’amianto blu. Rappresenta il più pericoloso tra tutti ed è stato ampiamente utilizzato nei Paesi anglosassoni per creare le maschere antigas nell’ambito militare. L’altra tipologia è rappresentata dall’aminato bruno, anch’esso molto pericoloso ma meno dell’amianto blu. Il suo utilizzo è legato al mondo dell’industria navale negli Stati Uniti e in altri Paesi americani. Il suo massiccio utilizzo nel passato è legato soprattutto alla sua ampia versatilità in tanti ambiti dell’edilizia e non solo.
Le caratteristiche dell’amianto
L’ampia versatilità dell’amianto è dovuta alle caratteristiche fisiche dettate dalla sua composizione chimica. Tra le principali troviamo la grande resistenza al fuoco e alle alte temperature e la sua friabilità. Quest’ultima caratteristica rende il materiale decisamente malleabile e lavorabile anche con altri materiali, tra cui il gesso e la calce, per ottenere un prodotto avente una forma e una consistenza che si possa adattare a diversi utilizzi. Oltre a queste due principlai caratteristiche, l’amianto presenta delle proprietà termoisolanti e fonoassorbenti che lo rendono ideale per la realizzazione di edifici e costruzioni civili isolate termicamente o ambienti realizzati per essere isolati dai suoni e dai rumori di fonte esterna. Inoltre, e non per ultimo, veniva ampiamente impiegato per la sua grande resistenza all’azione degli agenti chimici acidi e soluzioni biologiche. L’insieme di queste mirabili caratttristiche fecero dell’amianto negli scorsi decenni un materiale adatto per essere utilizzato in un gran numero di manufatti. L’utilizzo più comune era legato alle coibentazioni, coperture di tubi e realizzazione di canne fumarie e tetti. Nel passato il materiale è stato ampiamente utilizzato anche nel settore industriale per la composizione dei circuiti interni di tante tipologie di elettrodomestici, tra cui fornetti elettrici, stufe elettriche, ferri da stiro e phon. Possiamo trovare l’amianto anche in alcuni elementi tipici dei mezzi di trasporto tra cui freni, guarnizioni e frizioni e tutti gli elementi in cui il surriscaldamento può provocare seri danni al funzionamento. Quindi, si comprende facilmente come l’aminato si possa davvero trovare ancora in molti elementi di uso comune e casalingo. Nello stesso tempo, come ormai stabilito da diversi decenni, la sua pericolosità e tossicità hanno spinto la Legge a vietarne l’utilizzo e la sola presenza in tutto il territorio italiano. Si rende necessario, pertanto, la bonifica tutte le volte in cui viene accertata la sua presenza.