La Legionella è un batterio che può causare infezioni respiratorie anche gravi, come legionellosi o la malattia del legionario. Si trasmette principalmente per inalazione di microgocce d’acqua contaminate, spesso provenienti da impianti idrici, torri di raffreddamento, docce, serbatoi o impianti di climatizzazione mal gestiti.
In ambienti pubblici e privati, la prevenzione e il controllo della Legionella negli impianti idrici non è solo una buona pratica: è un obbligo di legge e un dovere etico, soprattutto per strutture sanitarie, alberghi, palestre, scuole e uffici.
Dove si sviluppa la Legionella?
La Legionella è naturalmente presente negli ambienti acquatici, come laghi e fiumi, ma può colonizzare facilmente anche impianti artificiali, dove trova le condizioni ideali per proliferare:
- Temperatura dell’acqua tra i 25°C e i 45°C
- Presenza di incrostazioni, calcare e biofilm nei tubi
- Stagnazione o scarso ricambio dell’acqua
- Materiali e impianti datati o mal progettati.
L’acqua contaminata può essere pericolosa quando si trasforma in aerosol, ad esempio durante una doccia o in presenza di vaporizzatori e climatizzatori.
Quali sono i rischi per la salute?
La legionellosi è una forma di polmonite acuta che può colpire chiunque, ma rappresenta un rischio maggiore per:
- persone immunodepresse
- anziani
- pazienti ospedalizzati
- fumatori
I sintomi compaiono dopo 2-10 giorni dall’esposizione e possono includere febbre alta, tosse, dolori muscolari e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, può essere fatale se non diagnosticata e trattata tempestivamente.
Cosa prevede la normativa italiana?
In Italia, la gestione del rischio Legionella è regolamentata da diverse fonti, tra cui:
- Linee guida nazionali del Ministero della Salute (2015)
- Accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015
- D.Lgs. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Le strutture devono adottare un Piano di Valutazione del Rischio e un Protocollo di Prevenzione, aggiornato e firmato da un tecnico abilitato. È inoltre richiesto un monitoraggio periodico, con analisi microbiologiche dell’acqua da parte di laboratori qualificati.
Le fasi della prevenzione: cosa deve fare un’azienda?
Un piano di prevenzione efficace prevede diverse fasi:
1. Valutazione del rischio
Si analizzano:
- tipo e struttura dell’impianto
- anno di installazione
- punti critici (serbatoi, boiler, tubazioni lunghe, docce)
- presenza di utenti a rischio
2. Campionamento e analisi
Si prelevano campioni d’acqua da punti strategici (serbatoi, rubinetti, docce) e si analizzano per individuare la presenza e la concentrazione del batterio.
3. Interventi correttivi
In caso di presenza di Legionella si procede con:
- bonifica termica (innalzamento della temperatura dell’acqua)
- bonifica chimica (uso di biocidi come il perossido di idrogeno)
- sostituzione di tubazioni, filtri, valvole o elementi contaminati
4. Manutenzione preventiva
- Pulizia periodica di serbatoi e boiler
- Trattamenti anticalcare e antibatterici
- Controllo della temperatura dell’acqua (calda > 50°C, fredda < 20°C)
- Flussaggio regolare dei punti meno usati
5. Formazione del personale
È fondamentale che chi opera negli impianti idrici sia formato e consapevole delle procedure da seguire. La prevenzione comincia dalla conoscenza.
Il ruolo di un partner specializzato
Affidarsi a un’azienda specializzata nella gestione del rischio Legionella, come Ecol Sea, significa:
- disporre di una valutazione tecnica professionale
- eseguire analisi certificate secondo normativa
- ricevere un piano di controllo personalizzato
- garantire la sicurezza degli utenti e il rispetto delle normative.
Che si tratti di un piccolo condominio o di una grande struttura sanitaria, ogni impianto ha caratteristiche diverse: serve un approccio su misura, scientifico, documentato.
La Legionella è un nemico silenzioso, ma prevenibile. Basta conoscere i rischi, agire con regolarità e affidarsi a professionisti. La tutela della salute pubblica passa anche dall’acqua che usiamo ogni giorno: impariamo a prendercene cura.



