L’indice di degrado amianto permette di determinare lo stato di conservazione di edifici e strutture mediante una valutazione visiva e di identificare gli interventi necessari (bonifica o monitoraggio) che devono essere intrapresi dai proprietari e/o dalle parti responsabili. Per valutare questo indice, Ecol Sea si basa su una serie di prove empiriche e analisi chimiche ambientali delle fibre aerodisperse. Questi dati consentono all’azienda di proporre le migliori soluzioni in termini di gestione dell’amianto.
Quali sono i parametri dell’indice di degrado amianto?
Questi parametri sono cruciali nel determinare il livello di rischio e la necessità d’interventi di monitoraggio o di bonifica. Di seguito è riportata una spiegazione più dettagliata di ciascun parametro:
- Grado di consistenza del materiale: questo parametro valuta la resistenza dei materiali contenenti amianto. I più fragili o facilmente danneggiabili possono avere un rischio maggiore di rilasciare fibre di amianto nell’ambiente.
- Presenza di crepe/sfaldamenti/fessurazioni: questo parametro indica il grado di danneggiamento della superficie dei materiali contenenti amianto. Crepe, sfaldamenti e fessure aumentano il rischio di diffusione delle fibre di amianto nell’aria.
- Presenza di stalattiti nei punti di sgocciolamento: la formazione di stalattiti di amianto nei punti di sgocciolamento può indicare che il materiale si è deteriorato ed è potenzialmente pericoloso.
- Sgretolamento e friabilità: questo parametro valuta la facilità con cui è possibile rimuovere o spezzare i fasci di fibre di amianto. Un elevato grado di friabilità o sgretolamento può aumentare il rischio di esposizione.
- Ventilazione: la presenza di aperture di ventilazione o di flussi d’aria in prossimità di materiali contenenti amianto può influenzare la diffusione delle fibre nell’aria. La valutazione deve considerare se esistono aperture o condizioni che facilitano la circolazione dell’aria.
- Luogo di vita o lavoro: la visibilità dei materiali contenenti amianto dall’interno dell’edificio è un fattore importante. Se il materiale è visibile, il rischio di esposizione può aumentare.
- Distanza da balconi/terrazze/finestre: la distanza tra i materiali contenenti amianto e i balconi, le finestre o le terrazze può influire sui potenziali rischi sia per gli occupanti che per l’area circostante.
- Aree sensibili: la considerazione della vicinanza ad aree sensibili come ospedali, scuole o asili è un elemento estremamente importante nella valutazione. Questi luoghi ospitano spesso individui più vulnerabili, come bambini, anziani e persone malate, che possono essere particolarmente vulnerabili ai pericoli associati all’esposizione all’amianto.
- Vetustà: la data d’installazione o la data di costruzione dell’edificio sono indicatori cruciali per valutare il potenziale rischio associato all’amianto. Gli edifici costruiti prima di determinate normative o divieti sull’uso dell’amianto possono contenere materiali con un maggiore rischio di deterioramento nel tempo e di conseguenza essere più suscettibili al rilascio di fibre di amianto nell’ambiente.
Risultato delle analisi
In base all’esito di queste valutazioni, l’indice, fornisce un risultato numerico che corrisponde a determinati interventi da attuare in base allo stato di degrado rilevato.
I risultati possono essere così suddivisi:
– “Nessun intervento e riesame con frequenza biennale (ID inferiore o uguale a 25)”: in questo caso, non è necessario intervenire immediatamente, tuttavia, è estremamente importante che la situazione venga monitorata regolarmente ogni due anni per assicurarsi che il livello di rischio rimanga basso e che eventuali cambiamenti nel deterioramento siano rilevati tempestivamente.
– “Esecuzione della bonifica entro 3 anni (ID compreso tra 25 e 44)”: se rientra in questo intervallo, la bonifica deve essere pianificata ed eseguita entro tre anni. La bonifica è un processo sicuro per eliminare il rischio di esposizione all’amianto e proteggere la salute pubblica. È importante che venga gestita da esperti con l’esperienza e le competenze necessarie per garantire che sia eseguita in modo sicuro e conforme alle normative.
– “Rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi (ID uguale o maggiore di 45)”: quando l’indice supera il valore di 45, ciò indica che il materiale contenente amianto o l’edificio stesso è in uno stato di degrado significativo e rappresenta un rischio elevato per la salute pubblica e l’ambiente. In questo caso, è essenziale pianificare e attuare la rimozione dell’amianto entro i successivi 12 mesi.
La gestione dell’amianto è un processo altamente complesso e delicato che richiede competenza, esperienza e attenzione ai dettagli. La scelta di collaborare con professionisti qualificati e affidabili come Ecol Sea è di fondamentale importanza per garantire che tutte le fasi della gestione dell’amianto, dalla valutazione all’eventuale bonifica o rimozione, siano eseguite in modo sicuro e in conformità con le normative.